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Come lavare la biancheria intima

Babydoll rosso e nero leg avenue La risposta in linea di principio è semplice: a mano, con sapone delicato.

Ma diciamoci la verità. Quante volte abbiamo il tempo di lavare sistematicamente i nostri capi intimi a mano? Siamo donne, dobbiamo incastrare il lavoro, lo studio, la famiglia, la cura per la casa, la cura personale e il sonno (si, perché alla fine dobbiamo pur dormire anche noi) in 24 ore!

E alla fine un sguardo alla lavatrice, con i nostri splendidi completini iper delicati tra le mani che magari ci sono costati anche un occhio della testa, ce lo buttiamo.

Allora vediamo come poter lavare al meglio la nostra lingerie.

Innanzi tutto iniziamo con il porci dei limiti:

  • lana e seta devono essere lavate a mano. Questi tessuti sono troppo delicati per reggere ai lavaggi in lavatrice.
  • No categorico all’asciugatrice.

Per il resto possiamo osare il lavaggio in lavatrice, con dei semplici accorgimenti.

Leggere sempre le indicazioni di lavaggio di ogni capo, per evitare di far danni irreparabili.

Scegliere un detergente delicato. Body ricamato stringato Raizel

Separare per colore. Altrimenti rischiamo di mettere a lavare un reggiseno bianco e di ritrovarcene uno tie dye (nel caso dovesse accadere, potreste sempre sfoggiarlo al prossimo festival coachella).

Fare lavaggi brevi. Le lavatrici moderne hanno programmi specifici per delicati.

Mantenere le temperature basse, 30° o 40°, a seconda di quanto specificato nelle indicazioni di lavaggio dei capi.

Non esagerare con i giri del cestello, anche 400 giri possono essere sufficienti per eliminare l’acqua del lavaggio.

In pratica serve accortezza e un po’ di moderazione. Volendo parafrasare una delle più celebri frasi di Coco Chanel “prima di uscire, guardati allo specchio e levati qualcosa” potremmo dire: prima di avviare il lavaggio, guarda la tua lavatrice e leva qualcosa (temperatura, numero di giri o qualche capo se il cestello è troppo carico).

Tanga stringato rosso e nero Passion LingeriePer evitare di far deformare il vostro reggiseno preferito o di perdere i fiocchetti coquette dei vostri slip più sexy, è buona prassi proteggere i capi intimi in un sacchetto in microrete, apposito per il bucato. Altrimenti potreste ritrovarvi a dover districare un groviglio di calze e reggiseni tale che snodare un dreadlock, in confronto, vi sembrerà una passeggiata.

Non mischiate i capi di intimo con i vestiti di tutti i giorni, preferite lavaggi singoli. Se proprio non volete mandare una lavatrice a mezzo carico, unite solo abbigliamento che rispetti le caratteristiche di lavaggio della lingerie e assolutamente niente che possa stingere o che abbia applicazioni metalliche che rischino di intaccare i tessuti delicati. Aggiungete un antibatterico delicato.

Per quanto riguarda l’asciugatura, sarebbe preferibile all’aria aperta. Se non avete un’area protetta dal vento allora è meglio stendere in casa. L’intimo non va fermato con le mollette, altrimenti i tessuti si rovinano. I reggiseni possono essere disposti sulle aste dello stendino tra le due coppe e gli slip appesi sopra le mollette (non pinzati) che devono essere rivestite in silicone per evitare che sporgenze di plastica o metallo possano danneggiare la stoffa.